Nessuna donna dovrebbe mai compiere più di 28 anni, né ammetterne più di 30… almeno fino ai 35!!!
Questa è una regola aurea per la felicità!
Punto.
Qualsiasi uomo intelligente dovrebbe conoscerla ed applicarla rigorosamente alla complicata “faccenda globale dell’essere femminile” ed in un monacale ( e per lui salutare :)) silenzio.
Virgola.
Ma ogni giorno milioni di donne si trovano ad affrontare le più svariate vicissitudini umane, attraversando coraggiose la selva metropolitana armate solo di un buon contorno occhi e gloss; sfidando lo stress (asfittico per la pelle!), la concezione del tempo come i maschi- gli anziani- ed i bambini la comprendono ed i radicali liberi. Si ritrovano a passare interminabili giornate che si trasformano dal lavoro all’happy hour passando dall’esselunga , orgogliosamente arrampicate sugli amati tacchi impavide nella lotta al ristagno circolatorio effetto zampogna che sanno potrebbe colpirle da un momento all’altro.
È così. La vita è già abbastanza complessa, bisognerebbe vietare per legge i momenti in cui capisci che nonostante non tutto sia ancora perduto (ha forse un po’ ragione LUI a dirmi che sono drammatica?!), il tempo è passato anche per te (eppure lo sanno tutti giù in città che perdere il sorriso procura maggiore sforzo ai muscoli facciali promuovendo la comparsa di rughe.) ed io in questa giovane vita (sì, giovane!) ne ho individuati tre:
I. Quando saluti qualcuno con un “Ciao!” e ti rispondono: “Buon Giorno!”
II. Quando la “signorina CLINIQUE” (del mio superpreferitissimo corner Rinascente, il mio derma/GURU… ma di questo ne parliamo un’altra volta!) impietosa del fatto che siano le 19 e tu vivi la vita dalle 6 della stessa mattina ti dice: “facciamo qualcosa per queste brutte occhiaie?”
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ????????????????????
Scusate un minuto di silenzio in memoria dello shock.
III. Quando ad Agosto complice una Milano deserta entri da ABERCROMBIE.
Era un po’ che ci volevo andare ma l’infinita coda mi aveva sempre scoraggiato un po’, come dicevamo non ho più la forza per certe cose!
I modelli a petto nudo nella hall: punto a favore. Convinco non so come LUI ed andiamo.
Il negozio si trova in una location veramente interessante appena un soffio fuori dal delirio di corso Vittorio Emanuele, in uno stabile elegante senza vetrine esterne.
Molto carini i modelli alla porta e sparsi come pseudocommessi per il negozio a farsi fotografare,carini, potevano essere i miei fratellini e poi… non avevo troppo modo per rimirarli mi serviva vera concetrazione: il locale completamente buio, tutto nero, una fatica boia!
Non mi arrendo: ravano nella “never full” e inforco gli occhiali. Metto quelli che trovo: da sole graduati, non sono l’ ideale, sembro una cieca ma…. meglio di niente.
Mi faccio largo nella folla delle teenagers felici (ma sono tutte qui quelle rimaste a Milano?)e provo a vedere gli stand, ma vendono solo un unico modello di maglietta o sto girando in tondo??? Appese ci sono tantissime camicie tutte “scozzesi “ direi che non è proprio il mio genere… però il cotone soprattutto del felpato è davvero fantastico : oh mio Dio che commento da nonna!
LUI mi fa notare una ragazza molto giovane vestita come le altre commesse che ballicchia vicino alle scale. Mi chiedo: “siamo a NON E’LA RAI???” lei casualmente fa un’espressione dubbiosa. Forse mi ha letto nel pensiero e sta pensando: “ ma che è NON E’ LA RAI???”
La musica è altissima.
Scappo.
Mi rifugio da Zara.
Qui ho comprato una fragranza, si chiama Vintage … per chi "sente" cosa significa!!!
Questa è una regola aurea per la felicità!
Punto.
Qualsiasi uomo intelligente dovrebbe conoscerla ed applicarla rigorosamente alla complicata “faccenda globale dell’essere femminile” ed in un monacale ( e per lui salutare :)) silenzio.
Virgola.
Ma ogni giorno milioni di donne si trovano ad affrontare le più svariate vicissitudini umane, attraversando coraggiose la selva metropolitana armate solo di un buon contorno occhi e gloss; sfidando lo stress (asfittico per la pelle!), la concezione del tempo come i maschi- gli anziani- ed i bambini la comprendono ed i radicali liberi. Si ritrovano a passare interminabili giornate che si trasformano dal lavoro all’happy hour passando dall’esselunga , orgogliosamente arrampicate sugli amati tacchi impavide nella lotta al ristagno circolatorio effetto zampogna che sanno potrebbe colpirle da un momento all’altro.
È così. La vita è già abbastanza complessa, bisognerebbe vietare per legge i momenti in cui capisci che nonostante non tutto sia ancora perduto (ha forse un po’ ragione LUI a dirmi che sono drammatica?!), il tempo è passato anche per te (eppure lo sanno tutti giù in città che perdere il sorriso procura maggiore sforzo ai muscoli facciali promuovendo la comparsa di rughe.) ed io in questa giovane vita (sì, giovane!) ne ho individuati tre:
I. Quando saluti qualcuno con un “Ciao!” e ti rispondono: “Buon Giorno!”
II. Quando la “signorina CLINIQUE” (del mio superpreferitissimo corner Rinascente, il mio derma/GURU… ma di questo ne parliamo un’altra volta!) impietosa del fatto che siano le 19 e tu vivi la vita dalle 6 della stessa mattina ti dice: “facciamo qualcosa per queste brutte occhiaie?”
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ????????????????????
Scusate un minuto di silenzio in memoria dello shock.
III. Quando ad Agosto complice una Milano deserta entri da ABERCROMBIE.
Era un po’ che ci volevo andare ma l’infinita coda mi aveva sempre scoraggiato un po’, come dicevamo non ho più la forza per certe cose!
I modelli a petto nudo nella hall: punto a favore. Convinco non so come LUI ed andiamo.
Il negozio si trova in una location veramente interessante appena un soffio fuori dal delirio di corso Vittorio Emanuele, in uno stabile elegante senza vetrine esterne.
Molto carini i modelli alla porta e sparsi come pseudocommessi per il negozio a farsi fotografare,carini, potevano essere i miei fratellini e poi… non avevo troppo modo per rimirarli mi serviva vera concetrazione: il locale completamente buio, tutto nero, una fatica boia!
Non mi arrendo: ravano nella “never full” e inforco gli occhiali. Metto quelli che trovo: da sole graduati, non sono l’ ideale, sembro una cieca ma…. meglio di niente.
Mi faccio largo nella folla delle teenagers felici (ma sono tutte qui quelle rimaste a Milano?)e provo a vedere gli stand, ma vendono solo un unico modello di maglietta o sto girando in tondo??? Appese ci sono tantissime camicie tutte “scozzesi “ direi che non è proprio il mio genere… però il cotone soprattutto del felpato è davvero fantastico : oh mio Dio che commento da nonna!
LUI mi fa notare una ragazza molto giovane vestita come le altre commesse che ballicchia vicino alle scale. Mi chiedo: “siamo a NON E’LA RAI???” lei casualmente fa un’espressione dubbiosa. Forse mi ha letto nel pensiero e sta pensando: “ ma che è NON E’ LA RAI???”
La musica è altissima.
Scappo.
Mi rifugio da Zara.
Qui ho comprato una fragranza, si chiama Vintage … per chi "sente" cosa significa!!!
occhiali: Prada
contorno occhi: Clinique "all about eyes"
profumo: Zara "Vintage" 30ml 9,95€
il mio sottofondo musicale: "tu vuo fà l'americano remix" Radio Ibiza