24 dicembre 2010

LA TANA SEGRETISSIMA

Nella mia camera quando ero bambina c’era una porta segreta che dava in un mondo molto privato dove gli adulti non potevano accedere e dove ogni altra cosa che non facesse parte del regno della mia fantasia rimaneva molto lontana, quasi ovattata.

Questo accesso più che porta era un’anta: l’anta al “secondo piano” dell’armadio della mia cameretta, quella del cambio di stagione per intenderci! L’accesso era facilitato dallo sgabello del pianoforte che in realtà era un grosso tronco d’albero.

La mia compagna di giochi, l’altra e la sola a cui l’accesso era consentito era mia sorella che però in realtà era la socia della mia società segreta o il capitano di ventura o un’eroina scappata in extremis da qualche terribile maleficio.

Crescendo quell’anta è diventata sempre più accessibile e quel luogo segreto più piccolo, ci si stava meno chiuse dentro con le torce e più con le gambe a penzoloni incastrate le une tra le altre a fare merenda, chiacchierare o ad ascoltare Lei che leggeva ad alta voce qualche bel libro. Lì ho conosciuto “Piccole donne”, l’ odiato “Incompreso”, il fantastico “Giro del mondo in 80 giorni”…poi un giorno quel mondo così caro e prezioso non ha più avuto ragione d’esserci, così naturalmente, ha traslocato in altri luoghi della nostra adolescenza, in altri pensieri…

Oggi quell’armadio abita ancora nella mia vecchia camera, in casa di mia mamma e quando mi capita di guardarlo, di guardarlo davvero…come si guarda l’ingresso segreto per un mondo protetto e magico, provo tenerezza nel vederlo così sfondato per aver sostenuto i nostri sogni ed i nostri giochi, provo gratitudine per la mia mamma che silenziosamente ne ha curato la manutenzione e la pulizia rispettandone il mistero e l’importanza che questo aveva per noi…

…e soprattutto penso a mia sorella che ora vive in un’altra casa, con un altro armadio e mi chiedo se anche lei, come me, l’ha comprato così grande perché forse pensa che un domani qualcuno saprà trovarvi dentro un magico accesso.

Buon Natale a tutti!

Con affetto
Emme :)


un pò di centro illuminato

...per tornare bambini...

l'albero di Natale in Duomo e... qualche pacchetto!





il mio sottofondo musicale: " auld lang syne" Mairi Campbell and Dave Francis

17 dicembre 2010

TEN THINGS I LOVE

Ciaoooooooo!
scrivo questo post per partecipare ad un tag, secondo me proprio carino, che sta girando in questo periodo: “TEN THINGS I LOVE”. MI è piaciuto perché mi sembra ci dia modo di “conoscerci” un po’ di più e perché è proprio l’idea stessa del tag che mi fa simpatia: questa cosa di condividere  una traccia che ognuna/o poi riempie con la sua personalità, il suo stile…  CI PIACE! ^_^
va bhè, allora… MY TEN THINGS ARE:
ONE: Le persone speciali della mia vita: i miei amici, la mamma (...e bhe!), le ragazze e Lui Lui Lui Lui Lui Lui Lui Lui Lui……  
TWO: starmene nel letto la domenica mattina con un latte macchiato gigante, una pila di riviste( che non guarderò mai tutte!) e la sensazione -finalmente- di avere tempo.
THREE: il mare. È un pezzo del mio cuore.
FOUR: lo scodinzolio del mio cane J
FIVE: Fare shopping :) ...in tutte le salse hi hi hi
SIX: Guardare i film al cinema, in tv, da sola, in compagnia, con Lui che russa o che sceglie solo quelli di mafia o botte da orbi! Romantici, commedie, storici: tutto. Tutto ciò che sta nel mezzo tra il demenziale e l'horror... Quelli proprio... Non ce la posso fare!
SEVEN: Stare fuori! Uscire, girovagare, curiosare, camminare, guardare... Stare nel mondo, tra la gente –e qui devo citare il grande Lorenzo-  “rischiando di morire ma, grazie a Dio, anche di vivere”.
EIGHT: scrivere! (ma rigorosissssimanete con la penna nera)
NINE: "usare le mani".  Già mi piace pasticciare! Sono rimasta un pò bambina in questo e amo disegnare,  fare collage, creare con la pasta di sale, fare biglietti… insomma tutto ciò che da libero sfogo alla mia creatività!
TEN: Viaggiare: per conoscere, allargare i miei orizzonti ed anche i miei limiti, mettermi alla prova, sentirmi parte di qualcosa di "più" grande... e poi tornare a casa!
E voi?
Dai ditemene almeno tre, è il numero perfetto no? Anche se io preferisco mille volte l’8…. E se ne dite 8, già che avete fatto trenta fate anche trentuno e scrivetene dieci...
Sto dando i numeri!!!   ;)
in viaggio, con la testa tra le nuvole!

shooooooopping


il mio secondo amore...

ancora un grande amore: le amiche!

...senza parole...

un coffee break!



il mio sottofondo musicale: "blue christmas" Malika Ayane e Andrea Bocelli

8 dicembre 2010

MILANO TEA TIME

Fa freddo. A Milano fa ufficialmente freddo!

È tempo di maglioncioni caldi e di brividi quando si esce dal letto, di sfiziose coperte di pile (la mia preferita è quella che mi hanno regalato i Barilla lo scorso natale di barbapapà!) e di filmini d'amore, di naso rosso ( alla faccia di qualsiasi fantastico make up!) e di vera “necessità vitale” di guanti, di litigi continui con il cappotto: “chiudi tutto che si muore di freddo”- “apri che al chiuso fa caldo e poi quando esci è peggio!”- “Chiud,i chiudi, chiudi” “brrrrrrrrrrrr” e di quel terribile momento di gelo quando sali in macchina. È tempo di stare accoccolati se non è possibile al proprio principe perlomeno al divano, il tutto sempre e comunque con una bella tazza di the fumante tra le mani ;)

Ah che bella sensazione!

Quando fuori impazza la bufera( si la bufera ... ognuno ha il suo modo di percepire il freddo!!!),alle 5 sembra già notte fonda, i vetri si appannano giusto quel tanto da poterci disegnare un cuoricino e tu.... musichina, buon libro anzi nel nostro caso è più veritiero buon notebook, e lei: la tazzona!!

Sinceramente la poca conoscenza che ho sulle diverse qualità deriva esclusivamente dalla saggezza popolare (!) e da un’interessante conversazione avuta con la commessa di un negozio specializzato ma se parliamo di piacere nell’acquisto, irresistibile attrazione verso le scatole contenenti le deliziose bustine o grado d’interesse nello scovare qualche nuova combinazione di gusto, bhè, allora sono un’esperta!
(ogni forma di shopping in questo donnino è ben accetta!)

Devo ammettere che a me i super o gli iper con quei bei reparti tisaneria hanno sempre dato grandi soddisfazioni ma a Milano ci sono anche tantissimi negozi o reparti specializzati di grandi magazzini in cui trovare vere e proprie sfiziosità. Io di alcuni me ne sono innamorata e naturalmente non posso fare ameno di raccontarvene le ragioni e darvene gli indirizzi!

Se vi trovate in zona piazza 5 Giornate avete già due tappe obbligate. Una è il Coin: per svariate ragioni tra le quali spicca “EATALY” al piano -1. Cosa dire? È un locale all’impatto “fresco” con molto bianco e legno con una doppia anima: rivenditore di prodotti enogastonomici italiani (sembra quasi un supermercatino) e vero e proprio bar. Qui c’è una ricca parete dedicata a the, tisane e caffè e di sicuro non è difficile trovare qualche dolce da abbinarvi. Ma è l’idea di fondo di questo risto-negozio che vi convincerà e vi porterà, secondo me, a curiosare ben oltre il the. Cito dal loro sito: “eataly nasce con l’intento di smentire l’assunto secondo il quale i prodotti di qualità possono essere a disposizione solo di una ristretta cerchia di privilegiati poiché cari e difficilmente reperibili”. Se considerate che parte integrante della loro filosofia riguarda oltre questo la loro volontà di contribuire a formare una maggiore consapevolezza alimentare ( cioè attenzione a come si sceglie un alimento e alle caratteristiche che deve avere circa: provenienza, lavorazione delle materie prime, proprietà nutrizionali… ) val ben la pena una visita.
Seconda tappa: LeFel appendice di Feltrinelli con un reparto gadget molto fornito e uno discretamente sfizioso -ma piccolino- riguardante appunto l’amata bevanda ma anche tazze, infusori, zuccheri colorati con cui servirla, teiere…

In corso Magenta 1, proprio all’inizio vicino all’incrocio con via Meravigli (…dove c’è Madina per intenderci… un’altra ottima ragione per passare di lì! ;)) si trova la Drogheria Soana. Vera e propria (e unica?) drogheria qui potrete trovare anche altri prodotti e capriccio oltre che qualche detersivo: non formalizzatevi non sarà proprio chic ma ha un suo assoluto perché!
Qui può capitarvi di essere servite da un distinto signore (forse proprio il Sig. Soana???) che oltre a saper contemporaneamente servirvi ed ascoltare –intervenendo- qualsiasi altra conversazione che si svolga in negozio sa orientarvi secondo i vostri gusti tra la ricca scelta di the e di fantastiche marmellate :) ve ne cito solo alcuni gusti: arancia, mandorla, cioccolato, caramello…. Mmmmm!

E dulcis in fundo il mio preferito: Cargo. Che dire? Cargo è Cargo. Pure che vi facesse schifo il the ci dovreste proprio andare! È un mega fantastico il concept store sorto sulle ceneri dell’ex fabbrica Ovomaltina (pensa il destino, io lo odiavo!)fratello minore del più “altolocato” (praticamente in corso Como) Hi-Tech.
La location merita già da sola una visita. I prodotti vanno dai mobili etnici a quelli moderni passando dal classico intramontabile. Ci sono complementi d’arredo, arredo bagno, stoviglie e posate di tutti i gusti. Un intero reparto solo con tutto ciò che occorre per organizzare guardaroba e cassetti, infinita oggettistica, candele e profumatori a non finire, la bellissima libreria del viaggiatore, qualche piccolo elettrodomestico, un piano dedicato ai vasi e alle decorazioni per la casa. Un piccolo ristorante, un stand per gli amici pelosi, peparto giardino e giardinaggio, pezzi unici…. E chi più ne ha da Cargo li metta! È un po’ fuori mano ma vi prego non fatevi scoraggiare, vi linko il sito (cliccate qui) con tutte le dritte per arrivarci.
…e una volta arrivate dritte al secondo piano –ma purtroppo solo se è sabato o domenica- alla “Maison du Mekong “ sala da the. È davvero uno spazio di tranquillità! Luci soffuse, arredo orientale, grossi divani dove sprofondare, libera connessione wi-fi e tanti libri a disposizione da leggere.
Unica pecca: quando sono stata lì con le ragazze non ci siamo fatte mancare un piattino di biscotti assortiti. Visto che la cameriera ci aveva detto che erano circa una decina, prese da un attimo di contegno ne abbiamo ordinato solo 1. Erano minuscoli! Dei bocconcini! È chiaro che non aveva capito con chi aveva a che fare!! Prima delle tazze con il the ancora in infusione erano già tutti spariti… ve ne consiglio almeno 2!
Ah! Naturalmente c’è la possibilità di acquistare ciò che avete assaggiato, o uno degl’altri mille gusti.
Mi sembra di avervi detto tutto. Forse farei un piccolo appunto sui biscotti che come abbiamo appurato, dopo da una certa dimensione in poi vanno sempre bene tutti ma quelli allo zenzero della bottega svedese di ikea sono il mio myst have della merenda ok!
E voi? Quali sono i vostri vizi invernali?

Buon tea time!

Brrrrrrrrr :)



un piccolo gioello di prelibatezze!

Cargo, Cargo, amatissimo Cargo!


da Coin: "Eataly"

il mio sottofondo musicale: "moon river" A. Hepbun

28 novembre 2010

UN NUOVO ALLEATO!

“Non esistono donne brutte ma solo donne pigre”

Non ricordo esattamente chi ha detto questa frase, mi sembra Helena Rubinstein ma forse la “solita” grande Coco, va bhè! Comunque chiunque sia stato purtroppo secondo me ha detto una gran cacch…ta! Magari fosse così!
Mi applico di brutto per 6 anni: unguento magico di fisso ogni mattino e sera e mi si rimpicciolisce il naso…

Wooooooooooooowwwwwwwwwwww!!!


Unguento costosissimo magica forza di volontà e… sono sempre io: la solita cara Emme.

;)

Cara, e lo sottolineo perché qui a mio avviso sta la parte vera di quest’aforisma che da speranza al mondo (mi sa che la Rubinstein era una di noi, una sognatrice !) cambiarsi non si può –a meno che non si scelga di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica ma non stiamo parlando di questo - ma si può imparare ad accettarsi prima di tutto, valorizzarsi: dando valore al bello che c’è in noi e minimizzando – anche ignorando (no?!) – i difetti, essere più indulgenti con noi stessi (anche se probabilmente dovrei dire stesse perché gli uomini sono quasi sempre meno severi di noi…) e migliorarsi.

Bisogna volersi bene, sorridersi ogni tanto così come in altri ambiti della nostra vita esser capaci di dirsi: “brava!” e a volte un sano: “non importa”.

Come vi ho raccontato ho cominciato a prendere un po’ più di consapevolezza circa ciò che adopero per prendermi cura di me e, in questo viaggio nel beauty world ho incontrato lui: l’olio di mandorle dolci, il mio nuovo migliore amico, il mio fedele alleato.

I migliori 6€ della mia vita! Sì, sto esagerando lo so :)

È entrato in punta di piedi nell’armadietto del mio bagno e si è fatto largo grazie alle sue grandi proprietà, diventando capofila-presa comoda a pieno diritto!

Non sto qui a spiegarvi le sue origini e infinite proprietà visto che certo non sono la persona più indicata ma vi lascio il link (cliccate sul suo nome) con “una scheda tecnica”; piuttosto vi voglio parlare di come io me ne sono innamorata e dei suoi usi Emme collaudati.

Dall’adolescenza lotto con le smagliature: diverse battaglie perse, una grande sfida ancora aperta: quelle al decolté!

Non volevo cedere ma dopo non so quanti euro e neppure quante lire (non ho mai detto di essere una ragazzina!!!!) in rilastil e creme simili stavo cominciando a tentennare. Smagliatura vuoi prendermi per sfinimento???

Poi la mia collega è rimasta incinta e mi ha raccontato di come l’olio di mandorle dolci fosse stato già nella sua prima gravidanza un aiuto insostituibile, tra l’altro consigliatole dal medico che avrebbe potuto buttar lì chissà quanti nomi di costose lozioni, e io mi son chiesta: ma se contrasta l’effetto di 3, 4kg di pargolo perché non dovrebbe aiutare anche me?

Detto fatto!

Ricerchina su internet, fantastiche scoperte e…. amore eterno!

Per il decolté: ogni mattina spruzzo la parte con l’acqua termale (l’ideale sarebbe preparare la pelle con un impacco caldo-umido –tipo salvietta bagnata- ma io mi trovo benissimo così: sono pigra!) e poi massaggio delicatamente qualche goccia di olio fino all’assorbimento.

Per le labbra: soprattutto d’inverno è un’efficacissima protezione contro la disidratazione e le screpolature. Una goccina distribuita col dito et voilat!

Per il corpo: due modalità: 1) dopo la doccia con la pelle ancora bagnata si massaggia l’olio e l’idratazione è garantita. Non bisogna eccedere nelle quantità ma in ogni caso a me non è mai capitato la sensazione di sentirmi unta. 2) inumidirsi, massaggiare con una generosa quantità di prodotto il corpo, lavarsi con un detergente delicato e… pronta!

So che si può anche usare per arricchire le usuali creme e con l’aggiunta di zucchero o sale per fare degli scrub ma, al momento non ho ancora provato. Vi aggiornerò!

Dopo la ceretta: inumidisco un cotoncino, ci metto qualche goccia di olio e viene via ogni residuo.

Come struccante: io in questo caso lo uso solo in emergenza, se ho finito il mio struccante abituale e circoscritto alla zona del contorno occhi perché per il tipo di pelle del mio viso –normale/mista- qui sì sarebbe un po’ pesantuccio e comedogeno; comunque sempre con il solito cotone bagnato (e strizzato) e via anche il trucco accanito!

Per i capelli: nel trattamento dei capelli secchi, sfibrati o trattati e per idratare un po’ la cute (io lo uso tranquillamente su tutta la lunghezza), oltre che per rinvigorirli dopo una giornata di sole faccio un impacco –sempre dopo averli inumiditi, ridondante lo so!!!!- che tengo in posa per 30 minuti o più, della serie più sta meglio fa!, poi procedo al mio normale shampoo, certo ci metto un po’ di cura l’olio è sempre olio.. Ottimo! Capelli soffici e nutriti ma non appesantiti :)

Io vedo la mia pelle davvero liscia e morbida. Più elastica. Anche i capelli ringraziano! A parte per il decolté dove il trattamento è quotidiano, uso l’olio di mandorle dolci come idratante circa 2 volte alla settimana puro e lo alternato all’uso di creme idratanti. Per i capelli faccio una maschera con quest’olio ogni due settimane perché lo combino ad altri prodotti. Sono un’ingrata!

L’unica cosa che resta ancora da sottolineare è –avrete notato non ve l’ho mai accennato!- l’abbinamento olio di mandorle dolci/acqua. Come per tutti gli oli, in quasi tutti i loro utilizzi, la parte interessata va preventivamente bagnata o inumidita questo perché, ve lo spiego alla Emme-maniera! – le proprietà stesse degli oli si attivano incontrandosi con le particelle d’acqua… capito come?

Spero di sì! In ogni caso merita una prova e… non potrete più starne senza ;)


ecco il nuovo alleato!



il mio sottofondo musicale: "spiderman theme" Michael Bublè


17 novembre 2010

LA PICCOLA CHIMICA

Da un po’ di tempo a questa parte ho cambiato la mia beauty routine cercando di inserire, tra gli altri (lo sapete che sono una clinique addict :)), ma sto cercando di guarireeeeeeeeeeeeee) cosmetici più naturali.

Da quando ho spento la tv (perché prima o poi arriva per tutti il momento in cui dici: basta, la misura è colma!... un po’ come Forrest Gump nella scena in cui smette di correre semplicemente perché è così. Basta. “sono un po’ stanchino!” Fantastica. Liberatoria direi, vabhè… dicevamo???)
Da quando ho spento la tv, mi sono riappropriata di quel mio tempo e ho così scoperto l’infinito mondo di internet, dell’informazione via web, di youtube (amatissimo, inesauribile, esilarante, interessante youtube!), dei blog (-che adoro- dove tante persone si mettono in gioco per mettere in circolo le loro idee, per condividere, stendere ponti, comunicare… )di streaming (la parola magica che ti apre il mondo “”“libero” “” di film e serie tv), dei forum, di tanti siti internet e portali utilissimi, che annullano distanze e confini. Il mondo in 17 pollici! ;)

..e devo dire che oltre ad aver guadagnato in salute neuronale i miei break relax sono diventati più centrati ai miei interessi reali: occasioni di approfondimento e ricerche che non avrei mai pensato di fare.

Sarà sciocco ma credo di star imparando molto.

Lo so che si potrebbe aprire un’enorme ed anche interessante polemica sul mondo virtuale e sul potere di internet. Non voglio tarparla ma da parte mia penso solo che come tutte le altre sfaccettature della vita si è chiamati a scegliere. Scegliere cosa guardare, a che cosa accedere, cosa fare, cosa dire, dove dirlo, in che modo e –soprattutto- come utilizzare un mezzo che potrebbe essere potenzialmente così infinito com’anche semplicemente un’icona inutilizzata sul desk.

Va bhè. Oggi divago.

Che cosa c’entra tutto questo con il beauty case? C’entra, c’entra!
Intanto perché proprio navigando ho cominciato a sensibilizzarmi di più sull’argomento INCI cioè sugl’ingredienti di ciò che ci spalmiamo su viso e corpo come coccola, cura, attenzione/prevenzione, a volte spendendo cifre fotoniche inutilmente ed altre accontentandoci di creme low-cost di cui la low-cost ragione è chiara a chi sa leggere un’etichetta cosmetica.

Io ancora non sono quella persona, mi sto proprio appena appena avvicinando a questa -mi vien di chiamarla- consapevolezza però devo dire che l’argomento mi interessa molto.

Cavolo, vi è mai capitato di idratare con costanza la vostra pelle e trovarla secca come il primo giorno?
Adesso so che se nella mia crema ai primi posti dell’INCI c’è il petrolatum o la paraffinum liquidum, vasellina o mineral oil, ad esempio, c’è poco da accanirsi perché quello che accadrà sarà di essere avvolta da un film (mai termine è più azzeccato perché l’idratazione è proprio una fantasia!!!!! Hi hi hi!) che a breve svanirà senza aver compiuto il suo dovere, cioè penetrare e dissetare la pelle.

L’argomento mi sembra importante perché ci consente una volta presa un po’ di dimestichezza con la materia di aumentare il nostro senso critico nelle scelte cosmetiche e portare a casa i risultati!

Naturalmente la materia è vastissima e alle volte un po’ –passatemi il termine- “tecnica” per chi come me, e lo sapete ormai, ha la parte del cervello chimico-matematica atrofizzata!!!! ..e certo non può essere compresa/appresa in un batter d’occhio, però mi ripeto io la trovo importante un po’ come conoscere gli alimenti e le loro proprietà… per intenderci!

Ora, se ho stuzzicato la vostra curiosità e siccome per me è davvero stato utile vi trascrivo la lista che CARLITADOLCE una bravissima youtubber (si può dire?) che si occupa di cosmesi naturale ha postato in uno dei suoi video (che naturalmente vi consiglio di andare a vedere) e , se vi va di curiosare, i link di altri tre siti –tra l’altro famosissimi, Emme hai scoperto l’acqua calda! – che per me sono utilissimi in questo memento di “studio della situazione”:
  • Sai cosa ti spalmi: “Il portale d’informazione sulla cosmesi biologica.” (da google)
  • L’angolo di lola: “Forum che si occupa di cosmesi naturale e fatta in casa. Recensisce i prodotti in commercio valutandone composizione ed efficacia.” (da google)
  • Bio dizionario: “Cataloga le sostanze presenti nei cosmetici assegnando loro Valori di tolleranza.” (sempre def. di google!)

Ed ecco la lista degl’ingredienti a cui arricciare il naso:
petrolati:petrolatum, paraffinum liquidum, vasellina, mineral oil
siliconi: quasi tutte le cose che finiscono in –one, -thicone opure –siloxane (es. dimethicone)
cocamidi DEA, MEA, TEA e MIPA
tutti i numeri dispari (nell’ 80% dei casi sono sotanze da pallino rosso)
i PEG e PPG
l’EDTA (es. tetrasodium EDTA)
il carbomer insieme a radici quali: crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon
La trenthanolamine
Il triclosan, DMDM hyantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinul urea, formaldheyde, methylchloroisothiazolinome, methylisothiazolinone, sodium hydroxymethyglycinate
Chlorexidine
Nonoxynol o poloxamer
I C seguiti da un numero dispari sono sintetici, come pure iso - -poi i -trimonium e i –dimonium
-Isopropyl miristate, - isopropyl palmitate, -SLS (sodium lauryl sulfate)

Ecco! Queste le interessanti scoperte da approfondire e ora i dubbi ,ai quali magari voi avete una risposta:
ma naturale è davvero meglio? Cosa si intende per sintetico? Bisogna escluderlo completamente? Quali di questi prodotti sono più efficaci?

Ok ragazze, basta con i consigli da vecchia zia, vado a magiare: una bella insalatona (naturalezza tutta vitamine) e coca-cola (un po’ di chimica che non guasta mai),un colpo al cerchio ed uno alla botte!!!!!

...visto che siamo in tema d'ingredienti e anche in vena i divagazioni: una simpatica sorpresa nei miei cereali!


il mio sottofondo musicale: " life" Des'ree

10 novembre 2010

UNA DOMENICA NORMALE

drin drin...


"Pronto!

Oh ciao, come stai? Come hai trascorso la domenica?
Hai stirato, lavato, cucinato, ribaltato la casa?!
Certo. Ti capisco perfettamente."

Scosto un attimo la cornetta, devo dirvi una cosa:
Povera cara. io oggi ho indossato un abito da sera Valentino!


Metto giù e vi racconto.


"Pronto, pronto, prontoooooooo!"
nell'attesa si è addormentata, darling, era stravolta!

Clik.

E' tutto merito della Charlotte, è lei che mi ci ha portato... dentro il Valentino.


Questo weekend le ragazze ed io ce lo siamo preso tutto per noi!


Sabato mattina da Madina per una lezione di makeup, poi mc donald's (noi non siamo decisamente del genere: solo un'insalatina per carità!) e un pò di shopping, il basico: Zara, Sephora -qui io e la Charlotte ne abbiamo combinata un'altra delle nostre appuntamento per sabato prox alla brow bar dove la tipa mi vuol tirare in mezzo per la tinta alle soppracciglia, sono quasi certa ce la farà, ma ve lo racconto settimana prossima!- poi... dicevamo... Tezenis, H&M e la mia nuova droga: la boutique Nespresso.

Più che un sabato normale è stato il Trap day, perchè lei è stata la nostra modella da Madina dove la makeup artist l'ha truccata con un fantastico e portabilissimo smoky eyes mentre noi la tormentavamo di domande sui trucchi del mestiere e sul come essere bella, fresca, apparentemente senza difetti, con resa a lunghisssssssssima durata ( lunghissssssssssima come un giorno di lavoro, può rendervi l'idea?), con pochi gesti, poco tempo, poco sbattimento e magari pure poca spesa!

niente di che, no?! ;)

...e poi è stata la nostra paziente Barbie da Zara dove le abbiamo scelto i vestiti e gli accessori più improbabili, innamorandoci tutte di come le stava un mini vestitino in tulle nero tipo ballerina!

Così ci siamo lasciate il sabato per ritrovarci la domenica mattina assonate e felici, io della serie "stiamo per aprire i regali di Natale", alla volta dello showroom di Valentino nell'elegante e un pò freddina via Turati.

La Charlotte ci ha procurato gli inviti e... eccoci lì ad aggirarci tra gli stand con le nostre handbags orribilmente insacchettate in anonime bustone trasparenti (ma che cavolo di brutta idea è? ) ed il sorriso inebetito (ma qui, devo ammetterlo, sto parlando solo di me!) e.... eccolo lì, anzi eccoli lì i fantastici abiti da sera di Valentino.

...poi il vuoto, non ricordo più niente, ho solo un'immagine di me con questo abito monospalla fuxia, senza una sola ombra di pizzo o di qualsivoglia applicazione, arricchito solo dal suo taglio pulito e dall'arte della sua realizzazione.

Le ragazze che mi guardavano facendo cenni di approvazione con la testa e la Rag con anche l'espressione un pò commossa tipo: "la mia amica si sposa!"

Fantstiche!

Fantastico!

Era solo un sogno.

Se mi guardo intorno vedo la mia casa che cammina! E' la mia volta di fare il ribaltone, però sono felice: felice di avere vicino le mie amiche e condividere con loro i momenti belli, quelli no e anche quelli di pura frivolezza, felice di saper sorridere delle piccole cose, felice di aver "incontrato" un grande stilista, felice di aver comprato quei simpaticissimi guanti di gomma a righe verdi per non dover passare il resto del pomeriggio nei classici Spontex rosa fuxia... per nulla Valentino! ;)

il negozio madina di via meravigli



piccoli, deliziosi particolari :)

...e questo è solo l'inizio...





il mio sottofondo musicale: " oh pretty woman" Roy Orbinson

10 ottobre 2010

SATURDAY'S COFFEE BREAK!

Uno dei piaceri della vita è per me il mio “First Saturday ‘s coffee break”!

Cheee???? Ora vi spego!

Secondo me ognuno di noi scova dentro di sé dei piccoli personalissimi riti, sì insomma, dei momenti tutti dedicati –per una volta- a se stessi che nella loro estrema semplicità ti danno gioia, capito come??! ( direbbe la DiXi )Un ritaglio di tempo, un piccolo gesto, un’ azione che magari un altro compie senza nemmeno darci più di quel tanto peso, che però a te… ricaricano le batterie! ;)

Ecco!

Così il primo sabato mattina di ogni mese, se posso, lo regalo solo a me stessa per dare luogo ad uno di quei momenti : caffè americano da portar via (coccola nella coccola!!)e quello che io impropriamente chiamo: la rassegna stampa!
Vado in centro (perché restare in zona se puoi pensare in grande??!!) in una libreria gigante, anzi un multicenter, e con un reparto riviste fornitissimissimo: “le messaggerie musicali” .

Qui è fantastico perché ti lasciano sbirciare e sfogliare senza nessun problema né fretta nell’acquisto (sempre che tu voglia farlo!), anzi… se ti va ci sono pure delle poltroncine! Ma io non ce la faccio a stare seduta nel regno dei balocchi! Mi piacciono troppo i giornali, le immagini, il tipico odore di carta stampata che c’è in questi posti…. E poi, davvero, c’è di tutto da “VOGUE” in tutte le lingue possibili e declinazioni immaginabili (uomo, accessori, sposa…) agli speciali su CANI e CANARINI!

Naturalmente mi faccio spesso tentare dalle novità, dai gadget o dalle copertine ammiccanti però ho degli imperdibili pesantissimi e pieni di pubblicità senza i quali non esco mai di lì: ELLE (tutta colpa della Kitty che mi ha attaccato il morbo!), VELVET (il giornale femminile più nuovo ed originale degli ultimi tempi secondo me) e GLAMOUR (immancabile! Sono sua fedelissima dal ’97 quando ancora esisteva solo il formato gigante!).

Eh già! …a me piacciono i mensili perché li trovo accurati e di solito più centrati a tutto tondo su moda e costume/società e non hanno quelle rubriche (almeno questi che vi ho citato), che non leggo mai, su i fatti di cronaca –quasi sempre nerissima- o quel gossip proprio mannaro da troni, tronisti e mega fratelli!
... e infine non mi mettono ansia con quel monito implicito: “scado tra una settimana! Sei a rischio di avere un altro sospeso nella lista delle cose da fare!!”
E poi io li sfoglio, li risfoglio faccio le orecchie sulle pagine da tenere a mente e me li sobbarco pesantissimi nelle mie enormi borse amici fedeli per un mese!

…ma il mio “First Saturday’s coffee break” non finisce qui –mica per niente il caffè lo prendo americano: bello lungo!- l’altra tappa obbligata ed attesa, che è quella che vi consiglio vivamente, è all’ufficio di informazione turistica della provincia di Milano (ma ogni comune ne ha uno, anche i più piccoli) che si trova nell’antica sede dell’albergo diurno Cobianchi in corso Vittorio Emanuele .

Quest’ufficio è una sorprendente risorsa. La location mi piace moltissimo: è davvero particolare e suggestiva: un connubio tra antico e moderno, tra l’atmosfera calda ed accogliente del legno e la freschezza dell’higt-tech degli arredi nello spazio lettura, perché sì, anche qui è possibile lasciare la frenesia fuori dalla porta e fermarsi quanto si desidera comodamente bivaccati su dei “divanoni” gialli con tavolinetto incorporato… e sfogliare, leggere, appuntarsi qualche evento, riposare. E non mi par poco!

Sta di fatto che qui mi rifornisco di Milano-consigli e novità: le mostre in programma, gli spettacoli teatrali, le sagre, i concerti,le feste, le iniziative dedicate ai bambini, i mercatini e anche tante informazioni utili circa le molte proposte gratuite: non sempre è necessario spendere tanto per fare cose divertenti!

…come fare la turista nella propria città o fare incetta di riviste!!!



il malloppo!!!




l'ingresso e l'interno dell'ufficio di promozione turistica di Milano






il mio sottofondo musicale: "pack up" Eliza Doolittle

5 settembre 2010

UN PO' DI VINTAGE!

Nessuna donna dovrebbe mai compiere più di 28 anni, né ammetterne più di 30… almeno fino ai 35!!!

Questa è una regola aurea per la felicità!

Punto.

Qualsiasi uomo intelligente dovrebbe conoscerla ed applicarla rigorosamente alla complicata “faccenda globale dell’essere femminile” ed in un monacale ( e per lui salutare :)) silenzio.

Virgola.

Ma ogni giorno milioni di donne si trovano ad affrontare le più svariate vicissitudini umane, attraversando coraggiose la selva metropolitana armate solo di un buon contorno occhi e gloss; sfidando lo stress (asfittico per la pelle!), la concezione del tempo come i maschi- gli anziani- ed i bambini la comprendono ed i radicali liberi. Si ritrovano a passare interminabili giornate che si trasformano dal lavoro all’happy hour passando dall’esselunga , orgogliosamente arrampicate sugli amati tacchi impavide nella lotta al ristagno circolatorio effetto zampogna che sanno potrebbe colpirle da un momento all’altro.

È così. La vita è già abbastanza complessa, bisognerebbe vietare per legge i momenti in cui capisci che nonostante non tutto sia ancora perduto (ha forse un po’ ragione LUI a dirmi che sono drammatica?!), il tempo è passato anche per te (eppure lo sanno tutti giù in città che perdere il sorriso procura maggiore sforzo ai muscoli facciali promuovendo la comparsa di rughe.) ed io in questa giovane vita (sì, giovane!) ne ho individuati tre:

I. Quando saluti qualcuno con un “Ciao!” e ti rispondono: “Buon Giorno!”

II. Quando la “signorina CLINIQUE” (del mio superpreferitissimo corner Rinascente, il mio derma/GURU… ma di questo ne parliamo un’altra volta!) impietosa del fatto che siano le 19 e tu vivi la vita dalle 6 della stessa mattina ti dice: “facciamo qualcosa per queste brutte occhiaie?”

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ????????????????????
Scusate un minuto di silenzio in memoria dello shock.

III. Quando ad Agosto complice una Milano deserta entri da ABERCROMBIE.

Era un po’ che ci volevo andare ma l’infinita coda mi aveva sempre scoraggiato un po’, come dicevamo non ho più la forza per certe cose!
I modelli a petto nudo nella hall: punto a favore. Convinco non so come LUI ed andiamo.

Il negozio si trova in una location veramente interessante appena un soffio fuori dal delirio di corso Vittorio Emanuele, in uno stabile elegante senza vetrine esterne.

Molto carini i modelli alla porta e sparsi come pseudocommessi per il negozio a farsi fotografare,carini, potevano essere i miei fratellini e poi… non avevo troppo modo per rimirarli mi serviva vera concetrazione: il locale completamente buio, tutto nero, una fatica boia!

Non mi arrendo: ravano nella “never full” e inforco gli occhiali. Metto quelli che trovo: da sole graduati, non sono l’ ideale, sembro una cieca ma…. meglio di niente.

Mi faccio largo nella folla delle teenagers felici (ma sono tutte qui quelle rimaste a Milano?)e provo a vedere gli stand, ma vendono solo un unico modello di maglietta o sto girando in tondo??? Appese ci sono tantissime camicie tutte “scozzesi “ direi che non è proprio il mio genere… però il cotone soprattutto del felpato è davvero fantastico : oh mio Dio che commento da nonna!

LUI mi fa notare una ragazza molto giovane vestita come le altre commesse che ballicchia vicino alle scale. Mi chiedo: “siamo a NON E’LA RAI???” lei casualmente fa un’espressione dubbiosa. Forse mi ha letto nel pensiero e sta pensando: “ ma che è NON E’ LA RAI???”

La musica è altissima.

Scappo.

Mi rifugio da Zara.
Qui ho comprato una fragranza, si chiama Vintage … per chi "sente" cosa significa!!!





occhiali: Prada
contorno occhi: Clinique "all about eyes"

profumo: Zara "Vintage" 30ml 9,95€




il mio sottofondo musicale: "tu vuo fà l'americano remix" Radio Ibiza

12 agosto 2010

QUESTIONI GEOMETRICHE!

La matematica non è un’opinione.

Ok.

Lo so, ma noi non ci siamo mai piaciute sin dai tempi della scuola, figuriamoci dopo con tutta la terribile faccenda delle entrate e delle uscite passando per lo shopping.

È una materia proibizionista, poco fantasiosa… con quella sua cruda realtà!

Comunque nemmeno con le sue sorelle mi sono mai trovata troppo bene, storie di antico astio con il disegno tecnico: poca precisione e molte ombre-abbassavoti causate dal passaggio della mano sulle intoccabili righe.

Geometria: una gatta da pelare! (che orrenda espressione… non l’avevo mai osservato, non la userò più …mmm… la sostituirò con “una cifra di frutta da sbucciare” che è comunque un incubo!!!!) :)

…e così via passando, se è vera quell’antica storia – ma io credo di sì -, per la musica con la sua affinità mentale alla logica numerica.

Quindi niente di strano se dico che quando una ragazza cerca di far entrare il suo intero guardaroba estivo in… 1metro²????? (l’ho detto che non le so fare ‘ste valutazioni!) di valigia le è sicuramente sfuggito qualcosa.

Quando Io e LUI con la Kitty e Akira siamo andati a Parigi abbiamo prenotato un volo con solo bagaglio a mano ed erano tutti strapreoccupati per me, che non ce la facessi sforando nel peso del bagaglio (max 10kg) e dovendo quindi pagare una mora o addirittura presentandomi all’imbarco con una valigia da stivare.

È chiaro a tutti ormai EMME-LOGISTICA –GEOMETRIA sono un trittico infernale!

Ma io sono cocciuta e ho preso questa cosa tra me e i bagagli come una sfida.

Dopo diversi round persi e una domenica intera a lottare contro la teoria dello spazio (con il prezioso supporto telefonico della Polly che intanto viveva la vita!)devo dire di ritorno dalle vacanze al mare che sono soddisfatta: ho portato tutto quello che volevo compreso accessori, bijou e gli amati cerchietti abbinati ai vari completi, ho usato tutto e sono stata pronta anche per l’evenienza sfigata: 10 giorni al mare e almeno 1 di brutto tempo(non ne sono concessi più di 2!!!), anche il beautycase a ‘sto giro l’ho azzeccato, l’unica pecca? Ho fatto la splendida portandomi dietro 2 -e dico 2- libri che hanno solo beneficiato del cambio d’aria e nulla più perché poi per me in estate ci sono solo un po’ di gossip e gli amati mensili con le anticipazioni della moda autunno inverno che naturalmente tornano a casa con me!!! (e anche per loro avevo già una soluzione :))*

Mi sono preparata sbirciottando consigli su internet e facendo tesoro di una valanga d’errori da viaggiatrice, certo bisogna considerare che una valigia cambia moltissimo in base sia alla destinazione che al tipo di viaggio: on the road, in albergo, affittando una casa, viaggiando in aereo o in macchina…

Comunque! Ecco qualche piccolo EMME- suggerimento che spero possa tornarvi utile. Hi hi hi!

• Non ridursi a fare tutto all’ultimo momento!La mia amica RaG insegna. Se non si è capaci di sostenere un liberatorio “vado all’avventura” e “me ne frego di indossare il nero con il blu” (vi prego non fateloooooooooooo!) avrete bisogno di un pochino di tempo per pensare ai completi da giorno e da sera e prepararli , evitando così l’odiosa ricerca tra la roba da stirare ed i lavaggi dell’ultimo minuto con il rischio “odore di freschino” (sapete di… umidiccio…) diffuso in tutta la valigia.

• Non portare troppa roba. E soprattutto troppe scarpe (è il momento più duro lo so!): due da giorno e due da sera che soddisfino le diverse gamme di colori dei capi portati per 10 gg sono più che sufficienti! (e non dimenticate qualcosa per l’eventualità pioggia buuuuuuuuuuuu)
• Preparate mentalmente i vostri completini accessoriandoli dalla testa ai piedi; anche qui cercate di ottimizzare le risorse! Io ho preparato una pochette per i bijou ed una per i fermacapelli per poter sfruttare meglio gli spazi che si formano tra gli abiti mentre le spille (solo 2 giuro!) ed il cerchietto più delicato gli ho messi tra i vestiti per “proteggerli” e non deformarli.

• Procuratevi delle custodie singole per le scarpe, anche qui per potersi giostrare meglio, e due sacchetti : uno per l’intimo, l’altro per la “lavanderia”.

• Per le cose delicate (i-pod, carica batterie, fotocamera…) esistono delle sacche rinforzate oppure si possono usare i sacchetti di plastica a bolle se si sono conservati, con il doppio scopo di avere un fantastico antistress in caso ce ne sia bisogno: non è stupendo scoppiarle ?!

• Se il tipo di viaggio lo consente io porto sempre un beauty a parte. E se l’albergo non ce l’ha o per ogni altra sistemazione: phon da viaggio. In ogni caso è il momento delle minitaglie e degli amati campioncini! Anche Sephora mi ha dato un grande aiuto in questo con quei suoi utilissimi kit da viaggio in cui è possibile travasare i prodotti a cui siamo più fedeli. E se vie è impossibile rinunciare ad un goccio del vostro profumo?! Io sempre lì ho comprato un simpaticissimo dispenser spray tutto brillantinato (che a dire la verità è ormai diventato un “must have” della mia borsa quotidiana).

• Ed infine i consigli della nonna: una giacchina, il mio ombrellino rainbow pieghevole ultraleggero, una pashmina passepartout, un jeans che va su tutto(!),una bustina con qualche refill delle nostre medicine di fiducia che è anche un gesto scaramantico per non usarle mai!

• * P.s. le mie mitiche Catta tempo fa mi hanno regalato una borsa Samsonite che chiusa è piccola e accartocciabile come un k-way ma aperta……….. è quasi un bagaglio a mano nel caso mettiate da parte la ragioneria e vi concediate un po’ di shopping!



1 agosto 2010

L'OPERA E IL CASTELLO

Prendi un castello: trionfale e popolato di giorno, magico e maestoso la notte.

















Prendi un principe poco azzurro e molto più mediterraneo.

Prendi una principessa metropolitana con i suoi tacchi 10 per elevarsi un po’ :)!

Pensali correre come matti tutt’intorno al perimetro del castello incontrando due volte lo stesso ignaro signore con il cane e l’espressione incredula di chi ha appena partecipato alla prima messa in pista di cloni umani a Milano mentre si domanda: “ma quei due in nero (certo come non notare il famoso cerchietto a fiore di lei????)che adesso arrivano trafelati da sinistra non erano stati in questo stesso punto 3 nano secondi fa diretti verso destra?”

…ma lui non sa che i due -freschi e sorridenti in apparenza- stanno sudando anche l’anima e che quel sorriso è più simile a una paresi, sì, una smorfia cristallizzata di lei che nemmeno sotto tortura ammetterebbe mai che quei fantastici sandali una ragazza a volte li vorrebbe scagliare!

Ma torniamo a noi e ai nostri protagonisti che dopo un giro a gratis in 3minuti netti delle mura sforzesche ritornano lì da dove erano partiti (e sarebbe stato carino stare!): il cancello chiuso del castello dove solo chi ha i prodigiosi biglietti può entrare.

Immagina così che i nostri posseggano i biglietti(conquistati gratuitamente sfidando un’ardua coda mattina-prestissimo-tempo il lunedì precedente grazie ad un’iniziativa culturale del comune) e che i due possano proseguire verso la loro prima opera: “Il barbiere di Siviglia”.
Lo spettacolo è già iniziato, solo posti in piedi.
In ogni favola c’è sempre una piccola seccatura, un difetto su cui i protagonisti devono lavorare…

Prendi tutta la buona volontà dei due nel seguire la rappresentazione tra i gorgoglii, i magistrali acuti e i falsetti senza capire quasi nulla… o forse no…

Immagina che la tentazione di avere per un attimo tutto per sé il cortile del castello e di goderne le luci che ne esaltano il profilo sia troppo forte e che le bellissime voci trasportate dal vento che nel frattempo si è alzato accompagnino la loro passeggiata trasformandosi nel migliore (e forse unico!!!) primo approccio con la lirica.




E vissero sempre in ritardo e contenti!

il mio sottofondo musicale: "il factotum della città" Rossini


29 luglio 2010

E' NATA UNA STELLA!

Nel mio armadio è nata una stella!

La kitty lo sa: questo top ha dovuto sudarsi il suo ingresso in società!
L’ho comprato all’outlet di Serravalle da Fornarina io credo ormai 3 anni fa, era un’affarone e so che potete capire… non potevo lasciarlo lì!

Così l’ho portato con me e l’ho messo comodamente riposto nel cassetto delle cose carine dotato di tutti i confort: spazio adeguato, compagnia di qualità, buio, profumatore alla vaniglia…

E lì è stato, e stato, e stato… pazientemente… escluso da ogni occasione speciale, evento mondano o cena romantica…
Ogni tanto ha visto la luce ma ha dovuto scansarsi spiegazzandosi per favorire l’uscita di qualche altro capo. Un paio di volte l’ho anche illuso: preso, provato, abbinato e poi buttato sul letto malamente presa da quel panico che so potete comprendere del “non ho mai un cavolo da mettere” (e dietro un armadio che esplode hi hi hi!).


Due anni fa l’ho portato in Sicilia e l’ho indossato, dopo circa 5 minuti che eravamo fuori si sono aperte le cataratte del cielo ed è sceso il diluvio universale, faceva un freddo inspiegabile per la Sicilia –in agosto- ho messo golfino e pashmina e ho occultato il povero top.
L’anno scorso serata con le ragazze: ci riproviamo. Sto per uscire, irrefrenabile voglia di un goccio di coca. Tutta sui pantaloni bianchi che avevo scelto di abbinare. Ciao top!

Ieri sera aperitivo all’ondanomala: skinny jeans e…. ma sì, dai… metto il top!

Ma come ho fatto a vivere senza di lui per tutto questo tempo?

Anche le ragazze l’hanno apprezzato! È un rosa carne molto attuale per la moda di quest’anno e ha pure un’applicazione floreale che sapete mi piace tanto, ma dove sei stato fino ad adesso???

Meno male io non sono una che crede nella politica del fare spazio
Il top fornarina è salvo già al sicuro nella valigia del mare :)

top: fornarina


braccialetti: pimkie

il mio sottofondo musicale:" I say a little prayer for you" Aretha Franklin

27 luglio 2010

PIOGGIA E ARCOBALENO!



A me la pioggia mette allegria, mi piace se puoi gustartene il rumore (magari quando ha un bello scroscio forte) standotene nel letto, la mattina con una rivista, mi piace quando ti batte sopra l’ombrello e in giro non c’è troppa gente: in molti se ne fanno scoraggiare… non so perché! È sempre romanticissima nelle scene clou dei filmini d’amore che piacciono a noi ragazze e mi piace quando in una calda giornata d’estate d’un tratto in pieno sole comincia a scendere con goccioloni grandissimi e freschi e poi in un attimo e per un attimo è un diluvio!

Non serve a niente per rinfrescare davvero l’afa cittadina, è certo odiosa se proprio oggi avevi scelto di indossare “quei fantastici pantaloni bianchi” o se ti eri appena stirata i capelli (noi donne abbiamo una gamma infinita di complicazioni che gli uomini non possono proprio immaginare!) o se ti imbottiglia nel traffico…

Ma se per caso non sei di fretta, se trovi un bel posticino dove rifugiarti, se sei in buona compagnia… wow! Mi piace la pioggia!

È così che mi sentivo quando in macchina con Lui, svoltiamo a destra e… l’arcobaleno!
L’arcobaleno a Milano! Pure! Ari-wow!

Pare sia “solo” un fenomeno ottico-meteorologico… però io preferisco la mia “versione
Iridella” sognatrice(qualcuno oltre me si ricorda quel fantastico cartone?!) e poi ho anche una simpaticissima maglietta in tema da indossare :)!


a spasso per Milano!


maglietta: H&M


il mio sottofondo musicale: “soul waver” Malika Ayane

25 luglio 2010

BREAK ALLE TERME :)

Sai quando si dice un angolo di paradiso in città?
Ecco! Per me è: atmosfera bianca e fresca, soffitti alti, profumo di sapiente mix di olii essenziali, rumore di acqua… silenzio.

TERME MILANO è un rifugio in città che amo molto, è bello andarci con le ragazze per godere di un momento tra donne, è divertente (anche se forse troppo rumoroso –siamo stati cazziati un paio di volte :-) ) con gli amici e può essere davvero romantico se vai con LUI!
Certo a meno che il LUI con cui vai non abbia un’eccessiva propensione al relax.

Ma andiamo con ordine.

Mi aggiravo ormai da un’oretta con il mio accappatoione bianco in dotazione (che penso possa contenere circa 3 me) completamente zen e rilasciata tra un getto e un vapore, un idromassaggio nel giardino spagnolo ed un percorso kneipp, una doccia emozionale ed un bagno di colore quando, riuscita a staccarmi dalla cascata energizzante (la mia preferita!) ci siamo imbattuti nell’evento delle 13: PERCORSO RELAX IN SALA ARIA CON LE CAMPANE TIBETANE.

Perché no???

Tanto più che l’operatrice conoscendo i suoi polli specificava –sferzando così il colpo convincente- che la durata era solo di 10minuti circa…
Donna saggia: relax sì, ma veloce! ...rimango pur sempre una milanese in accappatoio!

Allora, si và!

La signorina comincia sapiente a condurci con la sua voce (l’accento straniero ammetto un po’ mi incuriosisce e distrae ) e il “dong!” delle campane in un viaggio immaginario che rilassi i muscoli e ritempri, non è proprio il mio forte… mi applicherò!
La storia mi piace: è un ritorno alla natura, una fusione con essa; il corpo si trasforma in albero con forti radici e rami folti con foglie, frutti. Una farfalla si pos RONFFF RONFFF RONFFF oddio nel mio sogno c’è un orso bruno! Mah, ma lo conosco questo suono. Anzi no, lo ri-conosco!
Non è un orso marsicano è LUI che russa, alle 13, in una sala aria piena zeppa!

Meno male la farfalla del mio viaggio mi ha lasciato un dono: quel fiore tra i capelli che quest’estate mi piace tanto indossare…

Quando la moda incontra la poesia!
Quando l’amore ti riporta alla realtà!



Spilla Rosa:
Accessorize



Cerchietto in pelle:
Max&Co
Fascia elastica e fiore:
H&M


Cerchietto:
Accessorize Monsoon


Molletta:
H&M

il mio sottofondo musicale: "london in the rain" variety lab