18 agosto 2013

L'ORSO JOGHY E IL BILIARDO


L’autostima è una roba strana. Che ferisce, che fortifica, che aiuta, che ci fa autosabotare… e chi più ne ha più ne metta, già… perché poi i nuovi atteggiamenti verso te stessa che trovi te li puoi tenere e conservare per le diverse occasioni!!!
Avete notato come in un ambito della nostra vita ci possiamo sentire sicure e a nostro agio e cambiando stanza o compagnia nel giro di pochissimi minuti sentirci goffe e impacciate?
No, non è una nevrosi tutta al femminile, è una dura realtà di ogni persona del genere umano e seppure questa condivisione d’emozioni mi conforta non fa sentire certo  il mio lato dark più luminoso o quello imbranato più elegante.
…non mi avete ancora compresa fino in fondo?! Lo so, spiegarmi non è sempre il mio forte! XD
Vi faccio un esempio. Facciamo finta che voi siate un avvocato e nella vostra professione non siate affatto male, anzi, proprio una  in gamba, questa abilità , questo padroneggiare  il mestiere probabilmente vi farà muovere con sicurezza e  da qui derivano una serie di altri vostri atteggiamenti e comportamenti… insomma diciamo che  chi vi conosce al lavoro vi sa un’ingamba, una dura. Mettiamo ora che voi foste negate per il ballo. Quella stessa avvocatessa rampante e ruggente costretta in discoteca alla serata aziendale dei  soci giovani dello studio potrebbe apparire tutt’altra persona… no?
…e non c’è nessuna schizofrenia in questo, solo l’affascinante complicatezza dell’essere umano!
Una cosa sola però mi sono sempre chiesta: “ ma le persone belle fanno meno fatica a sentirsi a posto in ogni situazione?” “ hanno una marcia in più a loro vantaggio per muoversi coraggiose nel mondo?”
Perché  io da bruttina mi rendo conto che spesso la peggior giudice di me stessa sono proprio io, che mi censuro, che avendo una determinata immagine di me, in qualche modo la ripropongo agl’altri, mi seguite?
Me ne sono resa conto ancora una volta l’altra sera durante la mia prima partita di biliardo, tutte le idee affascinanti e cinematografiche di una lei che gioca a questo gioco, sono morte mentre mi sentivo più vicina all’orso yoghi che a julia roberts in mistic pizza!!!
Ah! Santo senso dell’umorismo!
 Forse su tutti la spuntano le BELLEPERSONE e a questo bisognerebbe ambire!

Have a good time!
...and good holidays!
Buon caffè
:)
emme
il mio sottofondo musicale: “pronto a correre” marco mengoni

9 commenti:

Unknown ha detto...

ciao bella, quello che dici è assolutamente vero, ma credo che anche i 'belli' che poi al mondo non sono molti, si sentano a volte non a loro agio, magari a un tavolo con laureati in fisica se loro hanno la terza media!sai cosa...credo che bisogna essere indulgenti con se stessi, anche quando si assomiglia all'orso yoghy!
paolasophia.blogspot.it

maris ha detto...

Tesoro, ti capisco tanto, anche io sono "un tipo", non bella ma non brutta, simpatica, estroversa, che sa ad esempio parlare in pubblico disinvoltamente, ma poi anche imbranata in cose e in situazioni tipo partite a boowling (a biliardo non ho mai provato!) o pomeriggi alla pista di pattinaggio a rotelle o serate danzanti di vario genere...
Forza, si può lavorare su noi stesse, l'autostima si costruisce con pazienza, secondo me.
Ma non credere che le persone super belle non abbiano mai momenti di panico, eh?
Siamo tutti essere umani, in fondo ;-)
Baci!

Pier(ef)fect ha detto...

Bruttina!? Non credo, secondo me credi poco in te stessa! Io penso che, come dici tu, non ci si può sentire sempre e comunque a proprio agio, perchè diventa spavalderia più che sicurezza di sè. Alla fine siamo umani, non possiamo essere perfetti, però possiamo lavorare su noi stessi come diceva Maris, e evitare di sentirci, magari non proprio a nostro agio, ma nemmeno a disagio. Non credo che i belli la spuntino solo perchè belli. Nella vita serve altro

Sara fatina ha detto...

Ah, come ti capisco, io la maggiorparte delle volte mi sento un pesce fuor d'acqua e ho il terrore di apparire impacciata e ridicola :( però tu hai detto cosa giusta, il peggior giudice siamo proprio noi stessi, quindi la cosa migliore secondo me sarebbe imparare a riderci sopra e a non prendersi troppo sul serio... cosa difficilissima lo so, ma bisognerebbe almeno provarci! :)

Katrina Uragano ha detto...

L'autostima è un qualcosa da corteggiare e conquistarsi col tempo. E in fondo, forse, non è mai davvero nostra. Ci saranno sempre la situazione o la persona che ci faranno sentire a disagio con noi stessi.

Ele ha detto...

Siam tutti insicuri. Beh,forse i narcisi no. Ma son un caso a parte. Penso che molta sicurezza,scioltezza ecc,dipenda da noi. Dal nostro fasciarci o meno la testa prima di cadere,per esempio. Io ho notato che da quando ho iniziato ad accettare i miei difetti,come quello di spataccarmi come una bimba tutte le sante volte che mangio o le gaffe barbine nei momenti meno opportuni o il pelo sul mento a mò di capretta che perennemente dimentico di tagliare (e ricordo di farlo quando ho un tizio che mi fissa a 30 cm di distanza), ecco,sì,riesco a cavarmela piuttosto bene. Sono indulgente con me stessa. Poi va a momenti. Se sono in spm passo dalla depressione più nera all'incazzata cubica nel giro di un nanosecondo e la sicurezza,l'autostima è una continua altalena. Anzi,meglio,una montagna russa! :-)Poi,è anche vero che le persone ci mettono del loro per farti sentire più o meno a tuo agio/disagio.

emme ha detto...

grazie a tutti ragazzi, terrò a mente (e nel cuore) i vostri consigli
:)
emme

Cuoca Pasticciona ha detto...

Ti do assolutamente ragione su quello che dici, si può essere in gamba in una cosa e sentirsi fuori luogo in un altra. Eppure ci sono persone che hanno così tanta stima di se stessi che si lanciano in qualsiasi cosa e persone che invece ne hanno così poca che si chiudono in se stessi e non osano in nulla..Secondo me dipende tutto da come NOI ci vediamo! Un abbraccio
http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

Alessia_PuntoeacapoBlog ha detto...

Ciao cara Emme! Sembra che tu mi abbia ritratto tanta è la corrispondenza di ogni tua parole al mio personale vissuto! A scuola, ad esempio, ero una brava studentessa diligente e creativa ma, appena arrivava l'ora di ginnastica, lì diventavo la brutta copia di me stessa.... Ho sofferto per anni questo complesso, visto che poi gli altri, di certo, non ti aiutano rafforzando il tutto... Che poi, in verità, amavo correre e tenermi in forma ma, varcata la soglia della palestra, tutte le certezze si dissipavano! Un abbraccio

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